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Le meraviglie del Veneneto con le cascate BRENT DE L'ART

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Le meraviglie del Veneneto con le cascate BRENT DE L'ART

Brent de l'Art

Tra le tante proposte che il territorio veneto mette a disposizione degli amanti delle escursioni nella natura ce n'è una capace di riservare tanto stupore per la bellezza dei luoghi, con scenari che sembrano proiettati da mondi lontani: si tratta della visita ai Brent de l'Art, i caratteristici canyon scavati nella roccia dal torrente Ardo, nella Valbelluna.

I Brent de l'Art rappresentano uno dei siti di maggior interesse geologico della sinistra Piave Bellunese. Sono situati nei pressi di Sant'Antonio Tortal, frazione di Trichiana (Bl), e sono raggiungibili con una tranquilla e piacevole passeggiata partendo dal paese, lungo un sentiero protetto che solo negli ultimi tratti diventa un po' ripido e scivoloso.

Il nome "Brent" deriva dall'espressione dialettale ''brentana'' (che indica una situazione di piena di un torrente o di un fiume dopo una forte pioggia) , mentre ''Art'' è il diminutivo del nome del torrente, l'Ardo.



La formazione di questi suggestivi canyon è fatta risalire, secondo gli studiosi, a partire dalla fine della glaciazione Wurmiana (circa 8-10 mila anni prima di Cristo), per azione dell'erosione dovuta alle acque meteoriche ricche di polveri e granelli abrasivi.

Pur essendo delle forre di dimensioni ridotte, per la particolare forma e per la composizione degli strati calcarei marmorei - oltre che per i caratteristici colori tra il rosso, il bianco e il grigio verde - sono le più affascinanti dell'area, annoverabili tra i monumenti ecologici delle Prealpi Bellunesi.

Modo di percorrenza

Da Trichiana si raggiunge la frazione di Sant'Antonio di Tortal seguendo le indicazioni per il Passo San Boldo. Chi proviene dall'alta trevigiana può scendere dal San Boldo. Dall'unico incrocio presente nel paesetto, si prosegue a piedi lungo una stradina che si dirama in direzione ovest, verso il campo sportivo. La strada passa in mezzo ai campi e diventa a tratti sterrata, fino a un piccolo parcheggio. Il tragitto, di circa un chilometro, è costellato di pannelli che illustrano la flora e la fauna locale, oltre agli aspetti di geologia locale. Dal parcheggio si prosegue per alcune decine di metri in ripida discesa, inoltrandosi quindi in un sentiero che scende, tra prati prima e boscaglia poi, verso il fondo della forra.

Attrezzatura necessaria: caschetto, muta, scarpe da canyoning.

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